Categorie
Oasi e riserve Riserva Ca' Roman

Ca’ Roman: osservata la presenza di Aquila minore

Osservata la presenza di un esemplare di Aquila minore Hieraaetus pennatus, presso la Riserva di Ca’ Roman – Pellestrina (VE)

Questa specie in Europa ha uno stato di conservazione sfavorevole ed ha una popolazione nidificante stimata in poche migliaia di coppie, concentrate  nella Penisola Iberica, Francia e nelle grandi pianure dell’Europa Orientale e Balcanica.

Specie tipicamente forestale, in periodo riproduttivo predilige i boschi misti  interrotti da brughiere, praterie, zone di macchia e coltivi. Si nutre di una vasta gamma di prede, tra cui piccoli mammiferi, rettili e uccelli.

Non nidifica in Italia, dove è una presenza rara limitata ad alcuni individui che attraversano la penisola durante la migrazione primaverile e autunnale per raggiungere le zone di svernamento situate in Africa trans e sub-Sahariana, durante un percorso di migliaia di chilometri.

In provincia di Venezia l’Aquila minore viene osservata sporadicamente.

Pietro Scarpa

Categorie
Eventi Riserva Ca' Roman

Il 12 agosto torna la Notte delle Stelle a Ca’ Roman

Categorie
Eventi Riserva Ca' Roman

Ca’ Roman, Notte dell Stelle 2022

Categorie
Notizie dal territorio Oasi e riserve Riserva Ca' Roman San Nicolò

Riparte la collaborazione tra Comune di Venezia e LIPU per Ca’ Roman e per San Nicolò

Le due area lagunari come modelli di convivenza tra uomo e natura: le attività gestionali che uniscono la tutela ambientale alla presenza sostenibile di fruitori e scuole

Venezia, 29 luglio 2021 – Il regalo più bello per i 35 anni dalla sua istituzione. A riceverlo è l’Oasi di protezione di Ca’ Roman grazie a un accordo fino al 2022 tra Comune di Venezia e Lipu OdV all’interno del quale, grazie al contributo economico stanziato del Comune, sarà possibile svolgere le attività gestionali dell’area protetta. Con la ‘ciliegina’ dell’aggiunta dell’area di San Nicolò, anch’essa Oasi di protezione e tutte e due (insieme agli Alberoni) parte del sito di rete Natura 2000 “Lido di Venezia: biotopi litoranei”.

Nei prossimi 12 mesi, dunque, sono previste la programmazione e lo svolgimento di attività gestionali per la conservazione di habitat e specie, la tutela degli aspetti naturalistici del sito e, inoltre, le iniziative di educazione e di sensibilizzazione ambientale nonché la promozione e valorizzazione dell’area, attraverso una fruizione attenta da parte dei visitatori, dai bambini delle scuole agli appassionati di natura.

Definizioni importanti e nomi risonanti per due aree, Ca’ Roman e San Nicolò, che sono da sempre ben conosciute e apprezzate dai veneziani, anche per le tante specie di fauna e di flora che ancora resistono e vivono tra le dune e la battigia.  Aree per le quali volontari e birdwatchers della Lipu di Venezia proposero al Comune di Venezia (e all’epoca anche alla Provincia di Venezia) l’istituzione dell’Oasi di protezione, per proteggere le specie di uccelli presenti, come fratini, fraticelli, beccacce di mare, assioli, succiacapre e tutelare habitat ed ecosistemi preziosi, ormai sempre più rari nell’Alto Adriatico.

A San Nicolò, grazie alla delimitazione delle aree di nidificazione e all’attività gestionale svolta dai collaboratori e volontari della Lipu nonché alla sensibilizzazione della popolazione, sono ancora presenti con popolazioni nidificanti significative a livello regionale e nazionale: il fraticello (36 coppie quest’anno), il fratino (12 coppie) e la beccaccia di mare (2 coppie).

A Ca’ Roman, invece, 6 coppie di succiacapre e 3 di assiolo si sono riprodotte nel bosco e ai margini delle praterie aride a tortulo-scabioseto (un’associazione di vegetali endemica dell’alto Adriatico, sempre vigilata dallo staff della Lipu).

Ca’ Roman è un piccolo santuario ecologico difficile da raggiungere e proprio per questo motivo ben conservato, anche grazie al fatto che i visitatori, pur cresciuti di numero, sono rispettosi e consapevoli e, periodicamente, chiedono di poter essere accompagnati in visite guidate ed in iniziative di pulizia della spiaggia. Tra le scuole che abitualmente svolgono attività a Ca’ Roman c’è l’Istituto tecnico superiore Vendramin Corner, che ha adottato la riserva come laboratorio scolastico per i ragazzi dell’indirizzo biotecnologico. Il rapporto è consolidato anche con i gruppi di ospiti della locale struttura ricettiva indirizzata all’accoglienza di persone con disabilità.

Attualmente nell’area sono in corso i censimenti di animali nidificanti, inclusi, con particolare attenzione, i gabbiani reali presenti con una numerosa colonia, e i succiacapre. 

San Nicolò, situato a due passi dal centro del Lido di Venezia e a 15 minuti da Venezia, è un piccolo gioiello, quasi un riassunto dell’ecosistema litoraneo veneziano caratterizzato, dal punto di vista ambientale, dalla predominanza dei rarissimi habitat retrodunali non alberati della duna grigia e dei giuncheti. 

Grazie alla ripresa della collaborazione, Comune e Lipu ‘taglieranno’ un traguardo ragguardevole: 35 anni di collaborazione per Ca’ Roman e l’avvio della nuova sinergia a San Nicolò. L’anno ‘speciale’ sarà il 2022 e, in primavera (situazione sanitaria permettendo), verrà celebrato con tante attività e con il consueto ‘compleanno’ dove, insieme agli altri attori istituzionali come la Città metropolitana di Venezia, la Regione Veneto e i suoi Servizi forestali, l’Università di Venezia e di Padova e gli Istituti comprensivi del territorio, festeggeremo le due aree protette, i loro protagonisti, le loro funzioni ecologiche e sociali. Oltre ai collaboratori e ai volontari, Lipu impiega persone sottoposte  alle misure di Pubblica utilità (LPU), come da accordi con Comune e Tribunale di Venezia.

La salvaguardia e la promozione dell’ambiente e dell’ecosistema del nostro territorio rappresentano una tematica importante per la politica dell’Amministrazione – afferma Massimiliano De Martin, Assessore all’Ambiente del Comune di Venezia, in occasione della firma della convenzione –  In quest’ottica il lavoro delle associazioni impegnate nel raggiungere questi obiettivi, risulta particolarmente prezioso”.

 “A nome di tutta la Lipu esprimo la soddisfazione per la ripresa della collaborazione con il Comune di Venezia –dichiara Danilo Selvaggi, direttore generale Lipu OdV – un rapporto che risale ad oltre 35 anni fa. Le due Oasi sono aree molto importanti che il Comune di Venezia, ne siamo certi, sarà in grado di tutelare e di proteggere così come l’Unione europea ci chiede. Ca’ Roman e San Nicolò, oltre che due ‘luoghi’ cari alla Lipu da sempre, sono appunto Oasi di protezione e, per Ca’ Roman, anche Riserva naturale e, inoltre, siti della rete Natura 2000. Un riconoscimento e un impegno maggiore, a Venezia ancor di più, per un esempio fattivo e un modello concreto di collaborazione e di unione a favore della natura e per lo sviluppo dell’educazione e sensibilizzazione ambientale”.

Ugo Faralli, Responsabile Oasi e Riserve Lipu OdV 
Tel. 0521.1910731 – Cell. 346.5234426  – Email ugo.faralli@lipu.it;

Andrea Mazza, Responsabile Ufficio stampa Lipu OdV
Tel. 0521.1910706  –  Cell. 340.3642091   –  Email andrea.mazza@lipu.it

Categorie
Oasi e riserve Riserva Ca' Roman

Festa delle Oasi LIPU 2021, Ca’ Roman

Categorie
Oasi e riserve Riserva Ca' Roman

Progetto Montiron

L’associazione LIPU Lega Italiana Protezione Uccelli, manifesta molta preoccupazione per l’impatto ambientale inerente il progetto di terminal a Montiron per il collegamento veloce di Burano alla Terraferma.  Il terminal andrebbe a distruggere una porzione rilevante di habitat di specie di interesse comunitario, qui annoveriamo l’Albanella minore ed il Falco di Palude.  L’area del Montiron e parte del territorio circostante ospitano almeno due coppie di Falco di palude ed è l’ultima area di presenza dell’Albanella minore in provincia di Venezia. Il canale di collegamento che verrebbe utilizzato è un canale naturale a meandri tra le barene e le velme. Un contesto ambientale unico, anche per l’effetto delle acque dolci si versano in laguna dal fiume Dese. L’aumento del traffico acqueo lungo questo canale e il passaggio di scafi della stazza di quelli impiegati per il trasporto di merci e persone determinerebbe la demolizione del complesso barenale e delle velme circostanti il canale. Non è solo un problema di onde superficiali, ma soprattutto delle onde di dislocamento che qualsiasi scafo, anche i presunti natanti ad Onda Zero, generano transitando lungo un canale. La sospensione del sedimento determinerebbe l’interramento del canale l’innesco del ciclo periodico di scavo del canale ed erosione delle strutture adiacenti. Gravi le ripercussioni sia sull’habitat e sulle specie ittiche, sia sull’avifauna che si riproduce, sosta e si alimenta in questi ambienti. Un’ennesima, irreversibile, compromissione ambientale di una Laguna già semidistrutta dal dissesto idraulico e da un moto ondoso sempre più diffuso, aggressivo ed incontrollato. Intervento, inoltre, che sembra funzionale a facilitare ulteriormente un turismo mordi e fuggi e ad avvantaggiare i residenti di terraferma rispetto alle possibilità lavorative offerte da Burano oggi in mano ai residenti nell’isola.