Sfalciare gli argini e le sponde dei corsi d’acqua, senza regole e senza criteri, può essere estremamente negativo per varie specie di uccelli che, nella vegetazione ripariale spontanea, trovano nutrimento e soprattutto, un riparo sicuro in cui costruire il nido e crescere la propria prole. Le specie che più usano la vegetazione degli argini per nidificare sono cannaiola verdognola, cannaiola comune, usignolo di fiume, cannareccione e gallinella d’acqua.
Ora, se si effettuano sfalci drastici nel periodo compreso tra aprile e luglio, ci sono grosse probabilità che vengano distrutte nidiate e compromessa la nidificazioni di svariate coppie di questi uccelli. Tagliare solo la sommità dell’argine perché necessaria al passaggio, lasciando però una buona fascia vegetativa nei pressi dell’acqua, consente già di ridurre l’impatto sulle specie nidificanti. Poi, se fossero necessari sfalci che interessino anche la fascia più in basso, a ridosso dell’acqua, sarebbe auspicabile fossero fatti perlomeno al di fuori del periodo riproduttivo, tra aprile e luglio.
Pamio Giampaolo, LIPU Venezia
Emanuele Stival, Venezia birdwatching