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Notizie dal territorio

Bosco di Mestre, la LIPU chiede chiarimenti alla Regione sulla compromissione dell’habitat

Spett.le Regione Veneto Ufficio Tutela Biodiversità turismo@pec.regione.veneto.it
Venezia, li 15 marzo 2022

Oggetto: LIPU/Birdlife International, Sezione di Venezia, Bosco di Mestre, richiesta chiarimenti circa la compromissione di habitat prioritari.


Spett.le Ufficio,
è giunta a questa Associazione una segnalazione documentata poi risultata genuina circa la compressione di habitat prioritari presso il Bosco di Mestre in località Venezia – Favaro Veneto.
Da quanto evidenziato nella segnalazione ricevuta, sono state posizionate ex novo a lato nord del manufatto del Forte in oggetto, delle piattaforme in cemento per il tiro con l’arco e relativi camminamenti. Dette strutture sovrastano i prati di interesse naturalistico nonché sono situati a pochi metri dal fossato perimetrale. Tramite rilevamenti è stata accertata la presenza, all’interno dell’area del Forte Cosenz, di specie ad alto valore naturalistico. In particolare, Rana latastei Boulenger, 1879 e Lycaena dispar Haworth, 1803 sono entrambe inserite nell’Allegato II della Direttiva Habitat (DIRETTIVA 92/43/CEE del 21 maggio 1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche). Si specifica che le specie inserite in Allegato II vengono indicate come “specie animali e vegetali di interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione” e come indicato dall’art. 12 della suddetta Direttiva bisognose di adeguate misure di salvaguardia come stabilito dal D.P.R. 357/1997.

Unitamente alle due specie animali, sopra citate, ne sono state rilevate altre due di ambito floristico, inserite nella Lista rossa della IUCN (International Union far Conservation of Nature). Si tratta di: Plantago media L. e Leucojum aestivum L. La relativa vicinanza dell’area analizzata al sito SIC e ZPS del Bosco di Carpenedo, ne inducono ad un significativo carattere di bene tutelato.
Questa Associazione richiede al Vostro Ufficio quali misure sono poste in essere al fine di tutelare le specie in argomento.
Cordialmente

Il delegato LIPU Sezione Venezia
Dr. Gianpaolo Pamio

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Notizie dal territorio

Tessera, compromissione dell’habitat a Punta Longa

Spett.le Provveditorato Opere Pubbliche per le Regioni di Veneto, Trentino A.A. – Sudtirol, Friuli V.G.

Spett.le Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio
Per il Comune di Venezia e Laguna

e,p.c.

Spett.le Comune di Venezia
Ufficio Ambiente

                                                   Venezia, li 15 marzo 2022

Oggetto: LIPU/BirdLife International, Sezione di Venezia, Venezia – Tessera, area denominata Punta Longa, compresa tra Canale di Tessera e Canale Scolmatore “Bazzera”, Lavori in corso con compromissione di habitat Natura 2000 prioritari e degrado nell’ambito di tutela paesaggistica della Laguna di Venezia.

Spett.li Enti in indirizzo,

è giunta alla scrivente Associazione segnalazione da parte di alcuni cittadini residenti dell’abbattimento di circa 500 tra alberi ed arbusti in località Venezia – Tessera, Puntalonga, meglio dettagliata all’oggetto. Dalla documentazione fotografica prodotta si evince l’abbattimento sistematico, neppure selettivo, di alberi di Pioppo nero, Bagolaro, Quercia, Robinia, Biancospino, oltre all’eliminazione di arbusti  di Rosa canina e Prugnolo e di altre specie non meglio censite. 

L’area in questione, parte della Laguna di Venezia, rappresenta un importante sito per la sosta e riposo di uccelli migratori, trovandosi la Laguna di Venezia, in posizione centrale nella rotta migratoria tra l’Europa e l’Africa, nonché, data la stagione, il luogo è particolarmente significativo in quanto alcune specie di uccelli stanno esibendo comportamenti pre–nuziali, o già covando, come alcune coppie di Airone grigio.

Data la presenza della ZSC IT3250031 “Laguna superiore di Venezia” e del vincolo paesaggistico di cui al D.M. 1.08.1985 “Dichiarazione di notevole interesse pubblico riguardante l’ecosistema della laguna Veneziana …”, questa Associazione richiede di avere notizia se l’effettuazione di detti lavori in corso siano stati autorizzati conseguentemente all’acquisizione e applicazione della relativa VINCA (Valutazione di Incidenza Ambientale) oltre che previa autorizzazione paesaggistica. 

Si ricorda che la sola presenza sul luogo dei lavori di alcune specie presenti negli Allegati della Direttiva Habitat 92/43 CEE, fa conseguire, per il relativo art. 12, le misure di salvaguardia di cui al DPR 357/97.

Per i lavori segnalati, si resta pertanto in attesa di notizie in merito alle eventuali  autorizzazioni rilasciate per l’esecuzione delle opere, al parere VINCA e all’autorizzazione paesaggistica rilasciate ed agli eventuali provvedimenti predisposti per sospendere i lavori al fine di impedire ulteriori penalizzazioni della biodiversità e del paesaggio lagunare.

Cordiali saluti

Il delegato LIPU Venezia
Dr. Gianpaolo PAMIO

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Cave di Gaggio Nord Oasi e riserve

Gru all’Oasi di Gaggio

“Sabato 12 marzo,  al calar del sole, una piacevole e rara sorpresa per i volontari dell’Oasi LIPU di Gaggio. Un piccolo stormo di una trentina di Gru Grus gru si è poggiato sul prato confinante con l’Oasi. 

Le Gru sono tra gli uccelli migratori più grandi del mondo e a una velocità tra i 60 e gli 80 km orari coprono, in un solo giorno, distanze tra i 300 e gli 800 km, volando ad altezze tra i 2mila e i 10mila metri da terra. 

Gli stormi possono arrivare a centinaia di individui che volano nella classica formazione a “V”.  

Le Gru hanno una caratteristica sonora che le rende inconfondibili, gridano mentre sono in volo. L’avvicinarsi, anche di un piccolo stormo, è un’emozione per gli occhi e per le orecchie. 

Common Crane

Le Gru che arrivano da noi sono “Gru Cenerine” grandi uccelli leggeri, grigi bianchi e neri, con una macchia rossa sulla testa. Arrivano dall’Africa occidentale passando per Gibilterra, sopra la Spagna, e poi in Italia nei cieli della Sardegna, Toscana e in Pianura Padana in particolare sulla costa tra Venezia e Trieste. Vanno verso le regioni nord temperate e polari, i paesi scandinavi, baltici e fino in Russia dove tra aprile e giugno si riproducono. 

Vederle a terra nelle nostre zone è difficile, di solito preferiscono i grandi spazi indisturbati. E infatti, trascorsa la notte, al primo raggio di sole sono ripartite in volo. Per proseguire il loro viaggio, che in molti paesi del mondo è un segno di buona fortuna, perché annuncia l’arrivo della primavera.” 

Testo di Ferdinando Monachino

Venezia 16 marzo 2022